Incontinenza urinaria
L’incontinenza urinaria è caratterizzata dal rilascio involontario di urina, che può verificarsi in situazioni quotidiane, come ridere, tossire, starnutire o durante l’attività fisica.
Esistono diversi tipi di incontinenza:
- L’incontinenza da urgenza è una perdita non controllata di urina che si verifica immediatamente dopo un bisogno urgente e irrefrenabile di urinare.
- L’incontinenza da stress è una perdita di urina dovuta ad aumenti repentini della pressione intraddominale (ad esempio, durante un colpo di tosse, uno starnuto, una risata, un piegamento o un sollevamento di pesi).
- L’incontinenza da rigurgito è una perdita di urina che fuoriesce da una vescica troppo piena.
- L’incontinenza funzionale è una perdita di urina causata da un disturbo cognitivo o fisico non associato al controllo della minzione. Ad esempio, una persona affetta da demenza dovuta a morbo di Alzheimer potrebbe non riconoscere l’urgenza di urinare o potrebbe non sapere dove si trova la toilette.
La debolezza o il deficit della muscolatura della parete vescicale, l’ostruzione del collo vescicale o in particolare entrambe queste condizioni possono causare incapacità di urinare (ritenzione urinaria). La ritenzione urinaria, paradossalmente, può causare incontinenza da rigurgito a causa di perdite determinate dalla vescica stracolma.
Un aumento del volume di urina (ad esempio conseguente a diabete, uso di diuretici o abuso di alcol o bevande contenenti caffeina) può incrementare la quantità di urina persa per incontinenza, scatenare un episodio di incontinenza o addirittura far insorgere incontinenza temporanea.
In generale, le cause più frequenti di incontinenza sono
- Vescica iperattiva nei bambini e nei giovani adulti
- Debolezza della muscolatura pelvica nelle donne dopo il parto
- Ostruzione del collo vescicale negli uomini di mezza età
- Disturbi funzionali, come ictus e demenza, negli anziani
Negli uomini adulti dell’incontinenza da stress è spesso riconducibile ad interventi chirurgici dell’area pelvica (Resezione del retto, prostatectomie o interventi prostatici a fine disostruttivo).
Dott. Nicola Laruccia
Medico chirurgo specializzato nel trattamento in incontinenza urinaria
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Come si diagnostica l’incontinenza urinaria
La maggior parte delle persone prova imbarazzo a parlare di incontinenza con il proprio medico. Alcune persone sono convinte che l’incontinenza costituisca una parte normale del processo di invecchiamento. L’incontinenza, tuttavia, anche quella di lunga durata o che colpisce gli anziani, può essere migliorata con il trattamento. Qualora i sintomi dell’incontinenza urinaria risultino fastidiosi, interferiscano con le attività quotidiane od obblighino la persona a limitare la propria vita sociale, è necessario consultare uno specialista urologo.
La diagnosi dell’incontinenza urinaria inizia solitamente con un esame medico approfondito. Il medico si informa sulla storia clinica del paziente e può prescrivere esami fisici e raccomandare test diagnostici specifici.
Durante questa fase il medico chiede notizie sulle perdite urinarie come frequenza, quantità e in che occasioni si verifica quest’evento.
Spesso i risultati dell’esame obiettivo possono contribuire a stabilire la causa o a identificare i fattori che contribuiscono all’incontinenza. Tuttavia sono necessari alcuni esami per consentire al medico di stilare una diagnosi sicura. Gli esami di routine includono:
- Analisi delle urine e urinocoltura
- Esami del sangue per la funzionalità renale e talvolta altri esami
- Volume residuo post-minzionale (vengono utilizzati un catetere o una sonda ecografica per rilevare la quantità di urina rimasta nella vescica dopo lo svuotamento)
- Talvolta, un esame urodinamico
Terapia per incontinenza urinaria
Le terapie per l’incontinenza urinaria variano a seconda della causa e della gravità del disturbo. Queste possono includere:
- la fisioterapia per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico;
- cambiamenti nello stile di vita come la gestione dell’assunzione di liquidi e l’esercizio fisico;
- farmaci per controllare l’urgenza urinaria;
- interventi chirurgici come il posizionamento di una benderella (sling) sottouretrale per ripristinare la continenza o in caso di grave incontinenza maschile è possibile l’impianto di uno sfintere artificiale.
In sintesi, l’incontinenza urinaria è una condizione che può avere un impatto significativo sulla qualità di vitadi chi ne soffre. Se si sospetta che la perdita di pipi non sia occasionale ma che potrebbe esserci una condizione patologica è consigliabile rivolgersi ad un medico urologo poiché ci sono molte opzioni di trattamento disponibili per gestire o risolvere il problema. La diagnosi precoce e una gestione adeguata possono aiutare a migliorare la qualità della vita delle persone affette da incontinenza urinaria.
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